venerdì 6 maggio 2011

l'entusiasmo di pari passo alla soddisfazione

un altro piccolo post, altre poche foto prese oggi nella zona di Casier di Treviso. Anche una nutria a farmi compagnia, purtroppo non ho ottenuto una bella foto a causa dei rami che non mi permettevano una buona ripresa, ma l'incontro è stato comunque piacevole. La nutria è un animale tranquillo, ma purtroppo se ne sta permettendo l'eliminazione nella zona di Treviso. Per quanto possa essere considerata "dannosa" (ipotesi non ancora ben spiegata), è comunque un animale che vive la sua natura e sono pertanto contrario alla scelta...











Fanno compagnia altre foto, su una in particolare ho ottenuto un meraviglioso dettaglio.. e poi aggiugno un video, il primo eseguito con la Canon 550d: buona visione...

mercoledì 4 maggio 2011

...stavolta ho esagerato! (la famiglia cresce)

Come avevo accennato qualche post fa, la mia attrezzatura da sogno era composta dalla Canon 550d + Celestron C5, uno spotting scope catadiottrico con apertura di 127mm, lunghezza focale di 1250mm e F/10. Per la Canon mi ero già mosso, ora mancava solo lui...e finalmente è arrivato. Ho fatto solo qualche test di scatto ieri pomeriggio ( la tortora ), quindi ho pensato di fare un collaudo oggi pomeriggio nella zona di Quinto di Treviso, naturalmente Sile, utilizzando gli stessi soggetti che mi hanno accompagnato in questo blog. Prime impressioni...messa a fuoco eccezionale, vignettatura inesistente, colori...tanti e caldi. L'apertura (ed il diaframma relativo) permettono davvero tanto, ma sopratutto questo spottingscope è concepito per l'osservazione terrestre. Non è un campione di leggerezza, porta bene i suoi 2,7Kg, ma non è davvero un problema. La lunghezza focale pratica che ho ottenuto è di 2000mm (se i miei calcoli non sono errati, 1250mm x 1,6 fattore ingrandimento del sensore Canon), e vi confesso che quando sono andato a passarle al Photoshop...beh, non me la sono sentita di toccarle, le vedete così come le ho ottenute. I tempi di scatto oscillano tra i 1/160 e 1/320, anche in questo caso ASA tra i 100 e 400, coprendo alcune zone d'ombra.




Non aggiungo altro, se non le foto (solo alcune, tranquilli) che ho scattato ieri e oggi....a presto!

martedì 3 maggio 2011

tra merli affamati e storni annoiati...

Ho lasciato passare molto tempo dagli ultimi post, ma il lavoro nel frattempo è stato tanto. Continuo a studiare le impostazioni migliori per la Canon, anche se devo dire che ormai ci sto prendendo la mano. In giornate di sole, riesco a lavorare tranquillamente tra i 100 e 200 ASA, con tempi che si spingono fino a 1/400sec. Non c'è male, rispetto alla compatta dove nella migliore delle ipotesi potevo godere di 1/125. Ricordo che il telescopio che sto utilizzando è uno Skywatcher 90/1250, con diaframma relativo=14.
Ovviamente, nel caso della Lumix, avevo bisogno di oculare inserito e raddrizzatore prismatico, il tutto poi passava per il gruppo lenti della fotocamera, non c'è che dire, era un bel filtro! Nel caso della Canon invece ho praticamente tolto tutto, lavorando a fuoco diretto. Ma cosa significa a fuoco diretto? semplicemente, la luce raccolta dal telescopio viene inviata direttamente al sensore della fotocamera. Nessuna lente, nessun raddrizzatore (l'immagine non è capovolta), massimo godimento di luce. Esiste la possibilità (già testata) di lavorare a proiezione di oculare, cioè si utilizza un oculare tra tele e macchina, l'immagine sarà capovolta e, fattore importante, più allontaniamo la macchina dall'oculare e più ingrandimenti avremo, come un proiettore su una parete bianca, ma naturalmente c'è un limite. Un ultima possibilità è quella a proiezione di oculare su un obiettivo fisso da 50mm (che non ho testato), che permetterebbe di godere di stabilizzatore ottico. Io finora preferisco la prima, la differenza di qualità si nota, ma ovviamente il tutto dipende sempre dagli oculari utilizzati. Comunque, per i principianti, mi sento di consigliare l'utilizzo di una camera compatta, decisamente più semplice e meno dispendiosa: autofocus (solo per la messa a fuoco fine) e stabilizzatore ottico sono davvero comodi. 
Lascio come di consuetudine qualche foto presa sempre lungo il Sile e dintorni, sperando vi piacciano.