martedì 1 maggio 2012

la collimazione, questa conosciuta..

Con questo post cercherò di spiegare secondo la mia esperienza personale un modo semplice di collimazione del C5 nell'uso terrestre e, di conseguenza, dei telescopi basati su schema ottico Shmidt-Cassegrain. Non vuole quindi essere una guida, rimando pertanto, a chi cerca qualcosa di più tecnico, alle innnumerevoli e valide guide presenti in rete...

Gli astrofili sanno benissimo che quando si comincia ad osservare il cielo, una verifica della collimazione è d'obbligo, dopo il giusto tempo di acclimatamento, per ottenere il massimo delle prestazioni dal proprio sistema. La procedura consiste nel puntare una stella per poi sfocare l'immagine e verificare la concentricità degli anelli che si vengono a formare, una geometria non concentrica mostra un errore di asse tra lo specchio primario (fisso) e il secondario (più piccolo, regolabile).

Ma per chi come me ne fa uso terrestre per birdwatching, è un pò difficile trovare delle stelle di giorno. Ed è qui che mi sono dovuto inventare (visto che non ho trovato nulla in rete) qualcosa di funzionale per la verifica anche di giorno, senza dover preparare il tutto la sera prima (sperando in un cielo stellato e non coperto da nuvole).

 L'idea mi è venuta osservando il classico sfocato ad anelli del catadiottrico sulle foto fatte in ambiente d'acqua con il sole riflesso sugli schizzi e le gocce a distanza, così ho preso una classica biglia e ho provato a sfocare il sole riflesso, il risultato è stato positivo. Dopo la biglia sono passato a delle mezze sfere di vetro, di colore blu, usate normalmente per il fondale degli acquari, essendo scure offrono un contrasto maggiore. Ma bisogna fare attenzione che la riflessione non avvenga su qualche difetto del vetro. In teoria si possono usare anche delle sfere d'acciaio, riflettono bene e sono geometricamente perfette per il nostro scopo, appena ne trovo qualcuna farò delle prove.
Quindi, puntando sulla biglia si va poi di fuori fuoco, agendo sulle tre viti di regolazione poste sul secondario. Premetto che non vi dirò da che parte girare le viti a secondo dell'errore, basterà un pò di pratica per capirne il meccanismo. Una cosa importante che non ho trovato nelle altre guide è che le tre viti devono mantenere sempre un certo serraggio. Mi spiego meglio..ho eseguito una collimazione poco tempo fa, la vite superiore era molto allentata, questo ha provocato una scollimazione da li a breve, soltanto trasportandolo su una spalla. Quindi, il mio metodo è quello di serrare le tre viti (non al massimo, mi raccomando!), dare un quarto di giro a svitare per poi cominciare a regolare. Allentare una vite e serrare le due opposte dello stesso grado, cioè se per esempio devo dare mezzo giro ad una vite, allora darò un quarto alla vite da regolare e l'altro quarto alle due opposte, in senso opposto naturalmente; questo per evitare che, allentando continuamente, non si smonti lo specchio secondario e cada all'interno del tubo. La cosa richiede tempo e pazienza, sfuocando prima in intrafocale e poi in extrafocale e verificando continuamente con diversi livelli di sfocatura la concentricità che dovrà essere costante.




Nella sequenza si possono vedere i cerchi concentrici. Mi dispiace non postare delle foto degli anelli non concentrici, il C5 era già collimato e non me la sono sentita di scollimarlo di nuovo per fare altre foto,perciò  accontentatevi... ;-)
Ho usato il metodo del fuoco diretto senza oculari. Tuttavia un maggiore ingrandimento permette più precisione, ma attenzione a mantenere l'anello di luce perfettamente al centro dell'oculare, se il vostro deforma ai bordi potrebbe dare forme geometriche falsate e tanto tempo sprecato. 
Usate più biglie e verificate la concentricità su tutte, questo vi permetterà di sapere se una biglia dà uno sfocato di geometria errata, ma sarà sufficiente capire quale prendere come riferimento e continuare su quella. In questo caso ho usato due biglie, ma più biglie danno una media maggiore di precisione. Una volta collimato, il telescopio restituirà immagini davvero contrastate, quindi prendetevi il tempo che vi serve. Ma lavorate con il telescopio all'ombra, si scalderebbe alla luce diretta del sole restituendo un'immagine non stabile a causa delle microturbolenze dell'aria all'interno. 
Un vantaggio importante di questo tipo di collimazione rispetto alle stelle è che non soffre della rotazione terrestre, costringendo alla regolazione continua della posizione del telescopio a meno che non si abbia una montatura motorizzata, ma allora saremo atrofili, non birdwatcher, e quindi non serve farla di giorno. Altro vantaggio, si può eseguire praticamente in ogni luogo, basta una decina di metri di spazio e qualche biglia nello zaino.

distanza 30 metri circa, 1/160sec, ISO100,-0.3EV









La foto sopra vuole mostrare un buon contrasto d'immagine a collimazione avvenuta. In caso di sistema scollimato, la messa a fuoco diventa difficile e appare un classico alone opaco nelle foto.
Mi raccomando lavorate con consapevolezza di cosa state facendo e prima di toccare qualcosa consultate più guide; il sottoscritto non si assume alcuna responsabilità per i danni che potreste arrecare al vostro telescopio (perchè ne ho già fatti abbastanza al mio, eheh), ho soltanto voluto mettere a disposizione un pò dell'esperienza che ho fatto sul campo per fare in modo che qualcuno non ripeta i miei stessi errori. Spero quindi che sia interessante o utile a qualcuno...
Sto dimenticando qualcosa?...ah, si...naturalmente, avrete bisogno di una buona giornata di sole...
Stefano

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