Lo adoro....e lo odio. Adoro l'inverno perchè ha dei colori fantastici, perchè la luce del sole è bassa e permette foto fantastiche. Ma lo odio perchè le giornate durano poco.
Questa mattina, approfittando della giornata libera, sono uscito abbastanza presto per tornare in una zona da cui mancavo da molto tempo. Così, ho cominciato a fare fotografie quando il sole era ancora basso. Casale sul Sile, pochissima gente incrociata per caso lungo il corso del fiume. Ma prima di arrivare li, pausa a Quinto di Treviso dove ho colto qualche attimo con l'ausilio del Pentax Asahi 50mm f 1.4, glorioso acquisto per pochi yen in un negozietto dell'usato di Osaka, lo scorso novembre..
Le morette nascoste nella foschia a pelo d'acqua non sembrano spaventate dal passaggio degli aerei sul sentiero di discesa dell'aeroporto, ne passano tanti e hanno fatto l'abitudine.
Lascio Quinto di Treviso e proseguo lungo la strada. Passo Treviso e poi avanti per Casale.
E' comunque tardi per il traffico di chi va a lavorare; ogni volta che faccio qualche uscita, parto già predisposto mentalmente a passare mezza giornata in pace e relax, per staccare la spina dalla solita routine e questo favorisce anche una guida calma e rilassata...
Quando arrivo, lasciata la macchina cammino fino al fiume, lo spettacolo non è molto diverso da quello lasciato a Quinto. Gioco con la sottoesposizione, il sole è a destra e sta per farsi vedere...
Inizio a camminare lungo la sponda, e guardando gli alberi dall'altra parte, noto qualcosa che richiama la mia attenzione...
E' una poiana, tranquilla a circa 40 metri di distanza. La foschia non aiuta, ma il sole comincia a salire, la sovraespongo un pò e ne ricavo più di una semplice sagoma. E' iniziata bene penso, tant'è che qualche centinaio di metri dopo mi imbatto in un tarabuso acquattato ma che non passa inosservato. confesso che se non ne avessi fotografato uno la scorsa domenica, probabilmente non lo avrei notato...
E' un bel passeggiare, non c'è praticamente nessuno. Lascio il cavalcavia dell'autostrada alle mie spalle, inquinamento acustico, per dirigermi dove il fiume si allarga parecchio. Faccio una sosta e noto molti germani, folaghe e qualche svasso. Uno di questi ha un comportamento davvero strano, poi capisco il perchè: sembra un bambino con un pallone, tutto eccitato, ha in bocca un bel pesce appena pescato che penso non riuscirà mai ad inghiottire....dovrò poi ricredermi...
Tanta la distanza, tolgo il riduttore di focale e faccio lavorare i 2000mm in f/10 che il C5 dona all'APS-C della Canon. Mi gusto lo spettacolo che va avanti per circa 5 minuti, dove lo svasso cerca in tutti i modi di non farsi rubare il pasto dalle folaghe attorno e, infine, in un tentativo di volo si allontana per poi tornare in zona a mangiare indisturbato, ma velocemente, prima che qualche altro faccia richiesta di una parte del pasto...
Una garzetta sulla curva del fiume: misurando la distanza con Google earth, il righello segna 100 metri circa. Il sole è quasi alle spalle, faccio uno scatto e poi decido di fare una prova con il Baader zoom 8-24mm. Purtroppo non ho il giusto distanziatore tra lente e sensore e noto ai bordi una distorsione evidente. Il risultato sembra davvero deludente, ma non mi spavento di certo, è solo un'altra piccola sfida per la mia curiosità e voglia di migliorare. Dalle prove eseguite giorni prima, ho ottenuto buoni risultati con la luna utilizzando il 50mm Asahi di prima, ma non è questo il momento di fare troppi esperimenti: qualche scatto e via, tanto per avere una idea degli ingrandimenti. . A occhio sembra che abbia triplicato la focale già a 24mm, l'ingrandimento minimo...che sia il caso di utilizzare un riduttore di focale anche con il Baader?
Riporto il tutto alla configurazione senza riduttore e torno indietro, dopo aver scambiato due chiacchiere con un fotografo purista che mi dice di aver visto verso Quinto dei porciglioni...mi incuriosisce, conosco la zona. Sto andando verso la macchina. Un Martin Pescatore mi vola davanti a pelo d'acqua, ma senza fermarsi, non ho fretta prima o poi mi capiterà a tiro...di tele. Un Marangone minore ed un Germano restano in posa, scatto, sentitamente ringrazio e proseguo.
Tornando verso casa, decido per una sosta a Quinto, nei pressi dell'allevamento di trote. Sento che la giornata non è finita ed ho ancora un'oretta prima dell'ora di pranzo. Trovo qualche tuffetto, faccio qualche scatto, non sono mai soddistatto dei risultati delle volte precedenti, poi proseguo e vedo, dapprima un pò nascosto e poi più tranquillo, un porciglione, in buona posizione, con il sole che ne ha risaltato i colori. Aveva ragione, c'erano dei porciglioni...primo esemplare fotografato, ora mi sento soddisfatto.
E' ora di pranzo, non ho preso neanche un caffè. Torno a casa, ma prima di salire in macchina ancora qualche scatto un pò in giro, giusto per concludere quella che è stata una bella giornata.