sabato 3 dicembre 2011

la messa a fuoco

La messa a fuoco è la cosa che considero più importante in una foto. Non lavorando con una compatta, come facevo tempo fa, che aiuta attraverso l'ausilio della MaF automatica sull'oculare, il tutto diventa più difficile. Non voglio tornare indietro, la reflex significa più qualità, più luce, più colore...più tutto. Anche più pazienza. Ma se non ne avessi, punterei a un "mutuabile" 600mm f/4 Canon, magari con un duplicatore 2x, ed il gioco è fatto...scherzi a parte, disponendo di una profondità di campo di cica 3 centimetri a 10 metri, la cosa si fa difficile. Qui mi viene incontro la funzione lifeview, quando posso ne approfitto, permettendomi di zoomare in digitale fino a 10x e aiutandomi nella messa a fuoco fine. Ma quando non ho tutto questo tempo, allora il fattore "fortuna" entra in gioco prepotentemente. Scatti in sequenza con millimetriche regolazioni della MaF in più ed in meno, sperando in uno scatto buono.

IMG 0742 ( Large)


Ho già ordinato un anello adattatore da T2 a EOS con microchip che attiva la funzione di conferma di focus. Gli indicatori nel mirino si illuminano in caso di perfetto contrasto dell'immagine, confermando quindi la buona messa a fuoco. Ma sono ancora un pò scettico a riguardo perchè la messa a fuoco fine è davvero ardua. Non l'ho ancora provato, sono davvero curioso. Il costo è circa 12 euro (made in China), i tempi di spedizioni....eterni! soprattutto se l'impazienza  entra in gioco! ma è tutta scuola, anche da qui si impara ad essere pazienti, dote d'obbligo in un digiscoper.
La foto allo storno è stata scattata pochi giorni fa, senza cavalletto. ISO 400, 1/500sec, EV -0.3, riduttore focale piccolo (0.67x) per una focale pari a 840mm e f=6,7. Regolazione contrasto e saturazione, leggera maschera di contrasto applicata.  Messa a fuoco fatta al volo....soddisfacente.

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