domenica 10 marzo 2013

Un lento ritorno al digiscoping

adattatore, prisma e oculare
E' da tanto che ci penso ed i miei primi post testimoniano la mia origine: il digiscoping. Tutto cominciò con un maksutov 90, veramente un bel telescopio, piccolo e robusto, e grandi soddisfazioni. Poi la ricerca della qualità e della definizione mi ha portato, lentamente, a scegliere quello che definisco l'acquisto finale, il Kowa TP556. A sistema modulare, permette il collegamento a fuoco diretto con la fotocamera oppure, attraverso un prisma proprietario, l'utilizzo degli oculari Kowa. La fotografia a fuoco diretto è ovviamente molto più pulita e ricca di colori e dettagli, ottima a distanza ravvicinata col soggetto, ma per quelli più lontani bisogna lavorare in maniera diversa, in digiscoping, appunto. Tuttavia, l'investimento previsto per un prisma e oculare è alto, circa la metà del valore del cannocchiale stesso... così, in attesa di tempi migliori, ho cercato di sfruttare il materiale in mio possesso per ottenere un buon sistema dall'ottimo rapporto qualità prezzo.
 
adattatore per oculari 31,8mm


Il Kowa 556 è composto principalmente dal cannocchiale base + un modulo che può essere a fuoco diretto da 350mm f/4, 500mm f/5.6 e 850mm f/9.6, oppure prisma+oculare a scelta ( ne esistono tante versioni, dal fisso allo zoom). L'innesto a baionetta tra il primo e gli altri è di tipo Nikon, così ho tentato l'esperimento: un adattatore da Nikon a 31,8mm (innesto per oculari telescopici), un raddrizzatore prismatico terrestre ed il Baader Hyperior Zoom 8-24mm, che dovrebbe dare una risultante di ingrandimenti di circa 20-60x.
un ottimo adattamento

 
L'adattatore l'ho trovato in un negozio in rete, da un noto artigiano produttore di molti tipi di adattatori del genere, ma un buon tornitore ne può realizzare uno valido in maniera semplice. Mi piace sottolineare la robustezza del sistema, non ci sono giochi tra l'adattatore e l'innesto a baionetta Nikon, anzi si deve usare una certa decisione fino a sentire lo scatto di chiusura. Le tre viti di fissaggio impediscono qualsiasi movimento al raddrizzatore prismatico e l'oculare è ben fissato nel suo alloggiamento. L'osservazione attraverso questo sistema è molto pulita e luminosa, assolutamente di gran soddisfazione, ma non ho avuto modo di poterla comparare con un sistema completamente Kowa.
Sistema assemblato
Il sistema è in grado di reggere tranquillamente il peso dell'oculare più la reflex con obiettivo Zenith Helios 44M-4 da 58mm f/2, decisamente non leggero.  Ho fatto qualche scatto ma non una prova seria del sistema in digiscoping, anche perchè non vedo la reflex adatta a questo scopo anche se in grado di regalare scatti di alta qualità, vedo invece meglio una buona compatta di qualità o una mirrorless con sistema di messa a fuoco interno, di dimensioni più contenute e a volte anche con lo stabilizzatore ottico incorporato. Infatti, dopo qualche anno che faccio esperimenti, ho imparato a mie spese che il digiscoping, concepito per ottenere elevati ingrandimenti, non permetterà mai fotografie al pari di un sistema fotografico puro o comunque a fuoco diretto. Tuttavia la foto documentativa (non artistica o di alta qualità) e soprattutto il videoscoping sono tecniche che godono dei vantaggi offerti da sistemi del genere, ma che quindi non richiedono più il particolare uso di una reflex, perfetta per foto di qualità ma sprecata in digiscoping.
 Un esempio pratico in rete si ha da chi usa macchine come la Nikon V1 o la Panasonic G3 e simili, piccole, compatte e dalle grandi potenzialità.
E' questa solo una mia opinione, ovviamente, e sarò pronto a cambiare idea se avrò modo di vedere il contrario. Ma credo che le fotografie che ho pubblicato negli ultimi post indichino bene la quantità e la qualità dei dettagli che si raggiunge e che qualsiasi lente aggiuntiva può solo peggiorare, figuriamoci un gruppo ottico di un oculare più quello di un obiettivo.
A volte è meglio un buon crop che molti ingrandimenti. Più luce, tempi di scatto ridotti, con tutti i vantaggi che ne seguono.
Un'ultima cosa che mi sento di dire: esistono puristi della fotografia e puristi del digiscoping e quasi sempre l'uno pensa che l'altro sia quello che sbaglia... io penso che sono due tecniche di fotografie valide e complementari. L'una completa l'altra. dove finisce la potenza del tele, entra in gioco quella del digiscoping. E' per questo che ho cercato di realizzare un sistema più versatile possibile, che mi permetta una escursione focale davvero larga e del quale non posso non ritenermi soddisfatto,  sperando come sempre di essere stato di aiuto a chi come me prova soddisfazione nel faidate ottico.
Aggiungo una foto, una cinciarella che spesso viene a trovarmi, visto che ha sempre "il piatto pieno" a disposizione. Distanza meno di cinque metri, buon dettaglio....

Cinciarella, 1/800sec, f/8, ISO250, -0.3EV. Crop 50%


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